da giovedì 14 a domenica 17 marzo 2019
ore 21.00 (dal giovedì al sabato); ore 18.00 (domenica)


spettacolo vincitore del Premio Rebù 2018

di Fabio Di Gesto
da Federico Garcia Lorca
regia di Silvio Fornacetti e Fabio Di Gesto
con Chiara Vitiello, Diego Sommaripa, Francesca Morgante, Maria-Grazia Di Rosa, Gennaro Davide Niglio
produzione Post Teatro con il sostegno di TRAM

Yerma è la seconda delle tre grandi Tragedie di Federico Garcìa Lorca, collocata tra “Nozze di sangue” (1933) e “La casa di Bernarda Alba”(1936). E’ il dramma di una donna sterile, scritto con un linguaggio potente, popolare e poetico. Le storie di Lorca sono popolari e molto vicine alle tradizioni del Sud Italia. Se prendiamo Yerma ad esempio, troviamo: il pellegrinaggio al santuario; Dolores la Fattucchiara; il pregiudizio del popolo; i conflitti e il rispetto di una moglie nei confronti del marito. Tutti temi che ancora oggi sono presenti nella nostra società.

In questa rivisitazione in lingua napoletana, i personaggi sono: Yerma, Giovanni e tre voci che rappresentano la proiezione del popolo. Perché tre? Il tre rappresenta per eccellenza il numero femminile. Tre sono: le maria; le grazie; tre sono anche le sorelle di Checov. Il tre è la variante. La rivisitazione si concentra sul dramma della coppia. Scende ed indaga i loro stati d’animo, la follia di Yerma, la superficialità di Giovanni, la leggerezza e l’amore di uno nei confronti dell’altro. Nella rivisitazione si è cercato di ricreare la stessa sonorità dell’originale, dando priorità al suono della frase finita, In modo che risultasse cupa e profonda da ascoltare. E’ un linguaggio particolare, ricercato, viscerale ma elegante allo stesso tempo.