da giovedì 10 a domenica 13 gennaio 2019
ore 21.00 (dal giovedì al sabato); ore 18.00 (domenica)


uno spettacolo di Daniele Marino
con Marco Montecatino | Antonella Liguoro | Daniele Marino
aiuto regia Tommaso Vitiello
spazio scenico Luca Serafino
disegno luci Tommaso Vitiello
grafica Armando Ianuale
foto Giuseppe Carfora
produzione Rena Libre Compagnia

Abbiamo disegnato delle icone sullo schermo così belle che vi verrà voglia di leccarle. Steve Jobs

Il racconto di Nicolas e della sua ascesa nel mondo del web marketing. Solo i numeri contano, le visualizzazioni, la maschera collaudata da dare in pasto ai followers. Il sogno di una carriera social si trasforma in qualcosa di sinistro, un ripetuto spot senza fine. Nulla eviterà lo schianto con la realtà e con il vero se stesso che lo attende. In quest’epoca votata ai social e alla comunicazione virtuale la nuova produzione Rena Libre prova a interrogarsi su quale sia la direzione intrapresa con l’avvento di questa nuova forma di interazione con il reale. Crediamo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno. Un punto limite che ci spinge verso un futuro profetizzato solo da grandi capolavori del cinema e della letteratura. Come influisce su di noi il superamento di questo limite? Come incide sull’autostima personale? Chi sono i nuovi “eroi” di questo mondo? E’ ancora tracciabile un confine tangibile tra vita reale e vita virtuale? Provando a rispondere a queste domande e a crearne di nuove, The influencer, getta un amo nella miriade di contraddizioni che queste pratiche hanno creato e come hanno modificato i nostri stili di vita. Oggi, sempre di più, facciamo esperienza delle cose attraverso il filtro di uno schermo. Viaggi, eventi, ricorrenze, spesso vissute nel vissuto di altre persone che ce le raccontano via web. Questo meccanismo talvolta allucinante ci porta a riflettere sul fatto che questa forma di condivisione delle esperienze umane non è finalizzata purtroppo a farne davvero esperienza.

Crediamo di vivere le “cose fuori da noi”, crediamo di possedere “il mondo in una mano”, ma questo è vero fino a un certo limite, senza renderci conto che tutto questo sta modificando anche il nostro corpo per sempre. E dove prima sentivamo odori ed emozioni, ora assistiamo ad un “congelamento” di tutto questo. Che “personaggio” costruisco da consegnare al popolo del web? Saranno proprio questi nuovi personaggi a prendere la scena. Queste nuove “maschere dolorose” che raccontano il loro calvario virtuale fino a consegnarsi in pasto alla società che li trita senza nessun compromesso. Nuove figure, gli influencer, che imperversano nella rete e ci fanno sentire tutti un po’ più indietro modificando i nostri gusti e il nostro potere d’acquisto. Perché tante persone hanno bisogno di loro come metro per valutare un esperienza anziché un’altra? Sentiamo la necessità di portare sulla scena questi temi, oggi più che mai. Nella consapevolezza che poco si potrà fare in merito e che anche noi siamo parte centrale di questo meccanismo. Raccontare le cose per come sono, svelarle. E togliendogli il luccichio che le circonda, provare a vederne il retro, la parte oscura, per capirne forse il valore o quello che stiamo perdendo.