da sabato 17 a domenica 18 febbraio 2017
ore 21.00 sabato; ore 18.00 domenica.
durata: 50′


PACCHIELLO
venditore ambulante di taralli caldi caldi e di guai neri neri

di Pasquale Ferro
diretto e interpretato da Roberto Capasso
drammatizzazione Roberto Ingenito
scene Luca Evangelista
costumi Pina Sorrentino
assistenti alla regia Maria Chiaravalle, Roberto Ingenito
produzione Prospet
durata

Quando passiamo davanti ad un “Barbone” a volte pensiamo e ci chiediamo, quali sono i loro pensieri, il loro modo di vivere, il perché di quella condizione. Domande senza nessuna risposta (ogni storia è individuale), l’autore Pasquale Ferro cerca di “incollare” varie storie minimaliste in un unico personaggio: Pacchiello, ex usuraio, ex uomo benestante i cui soldi provengono da illeciti prestiti. Il motivo scatenante della sua attuale condizione di barbone con l’alibi di venditore ambulante di taralli, si presume scaturita dal grande dolore per la perdita della sua mamma che lo ha indotto ad una profonda riflessione sulla sua condotta di vita, sulla sua condizione di usuraio e sull’aridità dei suoi sentimenti facendone emergere il lato umano e l’enorme senso di colpa che pesa sulla sua esistenza. Pacchiello ricorderà le sue malefatte, a volte in modo grottesco, a volte drammatico, ma anche attraverso divertenti favole che racconterà rivolgendosi a pupi e bambole di pezza, che si scoprirà in seguito non essere altro che il frutto della sua solitudine. Allora troveremo personaggi come “e duie perucchi, la pulzella che puzza, Velo ‘e sposa” e tanti altri ancora. Insomma il dolore dell’usuraio e dell’usurato raccontato in una chiave tragicomica, ambientato in una tipica location “La stazione di Napoli Centrale”.